Un tipico Soave dal colore giallo paglierino limpido e brillante, che profuma di fragrante frutta a polpa gialla e di fiori di campo, accompagnati da un lieve accenno si mandorla; il gusto è fresco, vivace, equilibrato e sapido.
Ideale come aperitivo o con piatti a base di pesce.
Ginolfo deve il suo nome ad una particolare e tipica roccia sedimentaria clastica caratteristica del territorio di Santa Cristina Gela, nei cui vigneti vengono coltivate le uve.
Si presenta con colore giallo paglierino e profumi intensi e persistenti, ricchi di sensazioni di frutta tropicale e di vaniglia riscaldate da qualche accenno tostato; il gusto è seccom pieno, piuttosto morbido e di lunga persistenza.
Il Just Molamatta di Marco e Roberto Felluga si propone come un vino importante, con le radici nella tradizione, ma nello stesso tempo vuole interpretare le esigenze e i gusti di un pubblico giovane e moderno. Di colore giallo paglierino brillante, si caratterizza per gli intensi profumi fruttati, dolci e fragranti, con mela e pera avvolte da una dinamica sfumatura minerale, che ritorna sul palato ad animare con la sua sapidità una sensazione gustativa appagante ed immediata. Una personalità fresca e spigliata conferita dalla vinificazione condotta completamente in acciaio, a differenza del suo più complesso “fratello maggiore” Collio Bianco Molamatta, nel quale il mosto ottenuto dal pinot bianco fermenta in piccole botti di rovere.
Ottimo con primi e secondi a base di pesce, è perfetto anche come aperitivo per creare un’atmosfera complice e conviviale.
Giallo paglierino dai riflessi dorati, sfoggia profumi intensi di frutta tropicale, con una dolce nota di banana matura accarezzata da accenni di vaniglia e nocciola tostata; le morbide sensazioni avvertite al naso tornano sul palato, rinfrescate e sostenute in un lungo finale dalla sapida vena acida. Vino di ottima longevità, si accompagna a piatti saporiti di pesce e a carni bianche.
La Vigna Bosco Alto si trova nel cuore dell’azienda a Capriolo. Il suo nome ricorda i boschi fatti dissodare dagli antenati dei Ricci Curbastro nel 1919 per dare lavoro ai soldati rientrati dal fronte e vessati dalla crisi che attanagliava l’Italia del primo dopoguerra. Vi si produce uno Chardonnay in purezza di colore giallo dorato brillante; al naso propone ampi profumi di frutta tropicale matura e vaniglia carezzati da un ritorno tostato e di spezie dolci; sul palato è morbido, strutturato, di nuovo giocato su una sensazione fruttata dolce e matura, ben bilanciata dalla freschezza dell’acidità. Ottimo con piatti freddi, carni bianche anche ripiene, piatti a base di pesce e formaggi di media stagionatura.
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