Rosso rubino intenso con riflessi violacei; note di frutta rossa, caffè e pepe in armonia; sentori di vaniglia.
Gusto: Elegante e di ottima struttura, con tannini fini e lungo retrogusto.
Da gustare con piatti di carni rosse e formaggi a lunga stagionatura.
È considerato la massima espressione del Nero d’Avola coltivato nella zona di Noto, frutto dell’impegno di Baglio di Pianetto nell’apprendere, conoscere ed esprimere senza trucchi il principe dei vitigni siciliani, fondendo le sue spigolosità e le sue eleganze per confrontarsi a testa alta con le altre grandi varietà italiane ed internazionali. Il nome deriva da una località aziendale ripresa dalla vecchia toponomastica.
Un classico della denominazione, che riassume in sé tradizione, territorio e sapienza contadina. Vino di grande spessore e profondità, con aromi di frutta matura e in confettura, spezie e cacao, trova nell’acidità e nella raffinata trama tannica il giusto completamento di una personalità calda, densa ed avvolgente.
Si accompagna a piatti di selvaggina, carne alla brace, brasati e formaggi di lunga stagionatura; grazie ai sentori tipici di uve appassite, l’Amarone può trovare un intrigante abbinamento anche con piatti dai sapori agrodolci, come quelli della cucina asiatica.
Prodotto con grappoli parzialmente appassiti di teroldego, vitigno principe della Piana Rotaliana, che proprio in quest’area trova il suo habitat ideale, si presenta rosso rubino carico, con profumi di frutti di bosco in confettura e sotto spirito avvolti da sfumature vegetali, da una speziatura appena tostata e da un sottile richiamo di grafite; sul palato ripropone il quadro aromatico avvertito al naso con grande pienezza e potenza, esaltate da una trama tannica fitta e serrata.
È perfetto con i piatti a base di carni rosse, selvaggina e cacciagione.
Vino di antico prestigio e tradizione, racchiude in sé l’originalità di un terroir davvero unico nel suo genere, trovando nella ricca mineralità dei suoli porfirici aromi e sfumature sottili, di incredibile finezza ed eleganza. L’unicità del Boca, tuttavia, non sta solo nei suoi terreni, ma anche nella particolarità del suo uvaggio, che vede accanto al nobile nebbiolo la meno nota vespolina, uva molto difficile da coltivare, sensibile e delicata, che arricchisce di una speziatura stimolante e di un intrigante tocco floreale la complessa e variegata personalità di un vino potente ed austero, capace di esprimersi con fascino aristocratico.
Ottimo con preparazioni di carne e risotti ricchi e saporiti, trova il suo classico abbinamento con i piatti della tradizione novarese, quali paniscia e tapulone d’asino.
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