Dal colore rosso intenso dai riflessi violacei e con spiccati sentori di frutti di boschi. Gusto morbido con tannini ben fusi.
Ottimo in abbinamento con pietanze di carni, salumi e formaggi stagionati. Si consiglia di servirlo a 18-20 °C.
Prodotto con grappoli parzialmente appassiti di teroldego, vitigno principe della Piana Rotaliana, che proprio in quest’area trova il suo habitat ideale, si presenta rosso rubino carico, con profumi di frutti di bosco in confettura e sotto spirito avvolti da sfumature vegetali, da una speziatura appena tostata e da un sottile richiamo di grafite; sul palato ripropone il quadro aromatico avvertito al naso con grande pienezza e potenza, esaltate da una trama tannica fitta e serrata.
È perfetto con i piatti a base di carni rosse, selvaggina e cacciagione.
Torrette è per estensione la principale sottozona geografica della Doc Valle d’Aosta e si basa in prevalenza sul petit rouge, il vitigno autoctono più diffuso in regione. Ne deriva un vino di colore rubino con belle sfumature violacee, che si apre al naso su morbide e delicate sensazioni floreali rimpolpate da dolci note fruttate; il sorso è fragrante, sapido e minerale, rinfrescato da una spigliata vena acidula che regala ottima bevibilità. Viene tradizionalmente consumato a tutto pasto.
Un classico della denominazione, che riassume in sé tradizione, territorio e sapienza contadina. Vino di grande spessore e profondità, con aromi di frutta matura e in confettura, spezie e cacao, trova nell’acidità e nella raffinata trama tannica il giusto completamento di una personalità calda, densa ed avvolgente.
Si accompagna a piatti di selvaggina, carne alla brace, brasati e formaggi di lunga stagionatura; grazie ai sentori tipici di uve appassite, l’Amarone può trovare un intrigante abbinamento anche con piatti dai sapori agrodolci, come quelli della cucina asiatica.
Carduni rappresenta per Baglio di Pianetto il gusto di una scommessa: quella di realizzare un grande vino attraverso un vitigno di origine francese un poco insolito che generalmente non viene vinificato in purezza. Il nome deriva da una località aziendale ripresa dalla vecchia toponomastica.
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